​​Lectio magistralis di
Vittorio Sgarbi, autore de “Viaggio sentimentale nell’Italia dei desideri” (Bompiani)

“Non leggerete in questo libro di particolari teorie sulla tutela dell’arte, ma della consapevolezza piena dei nostri tesori che troppo spesso sono guardati con insufficiente importanza, anche nei luoghi più piccoli”. Inizia così il nuovo volume di Vittorio Sgarbi – ritorno graditissimo il suo, dopo il “pienone” fatto registrare quest’estate con la lezione su Caravaggio – che ha deciso di continuare quel percorso alla scoperta dei tesori d’Italia. Che sono molti di più di quanti possiamo immaginare: si calcola, infatti, che ogni due chilometri vi sia nel nostro Paese un segno importante delle numerose civiltà che si sono alternate sul territorio. E, nonostante la premessa iniziale, siamo certi che non mancheranno i motivi di critica: basti pensare all’incuria con cui viene trattato il nostro patrimonio artistico, con l’esempio, sotto gli occhi di tutti, degli scavi archeologici di Pompei, che stanno inesorabilmente cadendo a pezzi senza che vi sia modo di fermare questo disastro. Ma i desideri cui si fa riferimento nel titolo del libro sono rappresentati dalla speranza che tutte queste meraviglie sconosciute ai più possano emergere. Il piacere della scoperta che, siamo certi, vorrete condividere con noi.